La salute è definita come uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non come semplice assenza di malattia o di infermità . Questa definizione, pubblicata nel 1948, si focalizza soprattutto sul benessere individuale e sociale. Infatti, la salute può essere vista come un processo dinamico che si basa molto sulla propria capacità di autogestione e di ritrovamento di un nuovo equilibrio, che permetta alla persona di realizzarsi con un buon grado d’indipendenza e di partecipazione sociale e quindi, in ultima analisi, di non essere considerata malata.
Qual è il collegamento fra arte e salute?

Le attività artistiche possono essere considerate come azioni complesse all’interno delle quali si combinano più componenti (come il coinvolgimento dell’immaginazione, l’attivazione sensoriale, l’evocazione di emozioni o la stimolazione cognitiva), che possono favorire la promozione della salute. Tutti questi elementi possono confluire in diversi effetti, principalmente sul piano psicologico, fisiologico, sociale e comportamentale. L’arte, infatti, può ridurre l’isolamento e la solitudine, ridurre la risposta allo stress o aumentare le opportunità di esercizio fisico e di comportamenti salutari. Tutto ciò porta a innumerevoli vantaggi in termini di prevenzione e promozione della salute e di trattamento e gestione delle patologie.
Ciascuna attività artistica innesca nelle persone risposte diverse di tipo psicologico, fisiologico, sociale e comportamentale. Influenzando la sfera delle emozioni le arti riducono lo stress, migliorano lo stato di salute mentale e diminuiscono i fattori di rischio per le patologie cardiovascolari e tumorali. La stimolazione offerta a livello cognitivo permette, invece, di contrastare lo sviluppo di forme di demenza o malattie come la depressione. La partecipazione ad attività artistiche consente anche una maggiore interazione sociale, andando a contrastare stati di solitudine che favorirebbero l’insorgenza di risposte fisiologiche negative. L’attività fisica svolta attraverso le arti riduce inoltre i comportamenti sedentari, combattendo patologie come il dolore cronico, la depressione e la demenza.
L’arte è un grosso impatto sia nell’ambito della prevenzione che del trattamento della salute fisica e mentale degli individui. Nello specifico per quanto riguarda la prevenzione le arti possono influenzare la coesione sociale, riducendo le disuguaglianze e incoraggiando l’adozione di stili di vita salutari.
Vediamo ora qualche artista particolare che si occupa del rapporto Arte e Benessere:
CRISTIANO COSTE

Nato a Ligornetto nel 1945, Cristiano Coste è cresciuto a Mendrisio, dove tuttora risiede. Alla pittura si è avvicinato da autodidatta in gioventù (seguendo le orme del nonno paterno, l’architetto e pittore tedesco Waldemar Coste), accantonandola poi per un lungo periodo.
La carriera lo ha portato a lavorare per molti anni all’Ufficio del Registro di Commercio del canton Ticino a Mendrisio e in seguito a Lugano, con l’incarico di sostituto capoufficio. E’ stato inoltre attivo come volontario per oltre quarant’anni nel Servizio Autoambulanza del Mendrisiotto e per trentacinque nel locale Corpo dei pompieri.
Casualmente, nel 2002, durante la Sagra dell’ uva a Mendrisio, nell’ ambito del concorso “pittori in piazza” , incontra l’artista e architetto Edy Borradori, restandone colpito dalla sua tecnica. Dal 2003 decide di frequentare regolarmente l’ATELIER ARTEBO di Borradori, concentrandosi sulla pittura acrilica. La sua predilezione è per la rappresentazione paesaggistica, con una precisa attenzione alla luminosità dei soggetti e l’equilibrio dei colori.
VAN GOGH

Van Gogh nacque nel 1853 a Groot Zundert, un centro rurale dell’Olanda meridionale al confine con il Belgio. Vincent si avviò alla carriera artistica molto tardi, infatti cominciò a dipingere solo nel 1880 (a 27 anni) e il suo periodo di produzione artistica fu molto breve (circa 10 anni). Infatti nel 1890, tormentato da anni da una malattia mentale, perse la vita per un colpo di pistola.
Egli veniva da una pittura tenebrosa, ancorata ai valori del passato; era un disegnatore abile e riteneva il disegno fondamentale. a differenza degli impressionisti; ma la scoperta che compଠa Parigifu notevole sotto il profilo cromatico. Parigi, diffondeva tavolozze chiare, ricche di quella luce del paesaggio che era mancata nei dipinti precedenti di Van Gogh. In qualche opera, pertanto Van Gogh si adegua al nuovo stile, lo interpreta a proprio modo. E’ in questi casi che egli somiglia di più agli impressionisti. Un periodo breve, transitorio, eppur fondamentale, poichè la tavolozza diviene sempre più chiara, sino a cogliere, dopo il trasferimento in Provenza, il sole e la luce del Sud. Sotto il profilo della genetica della pittura egli deve molto all’impressionismo, pur non riconoscendosi in esso. Egli tende però a marcare un punto di vista molto soggettivo; forza e piega la realtà al proprio desiderio espressivo. Egli “sente”. Non “vede” soltanto. I suoi paesaggi e i suoi ritratti, a differenza di quelli degli impressionisti, non ha nulla di pienamente realistico.
PAUL KLEE

Paul Klee è stato pittore, poeta e filosofo. Ha prodotto numerosissimi dipinti e opere di natura surreale. Tedesco di origine, dal punto di vista artistico la sua patria è Parigi, con il surrealismo degli anni’20 e’30. Nel 1935, al culmine della propria carriera artistica, Paul Klee ha manifestato i primi sintomi di una misteriosa malattia.
Lamentava problemi a livello cutaneo e agli organi interni; la malattia l’ha condotto alla morte nel 1940, prima che i medici potessero formulare una diagnosi precisa. Solo dieci anni dopo è stato dato un nome alla patologia che lo aveva condannato: scleroderma.
La malattia di Klee era rara e complessa. Gli studiosi ritengono che lo stile ed i temi affrontati dall’artista nelle sue ultime opere siano stati pesantemente condizionati dal suo stato di salute. Nonostante la necessità di convivere con un disturbo sistemico di cui ancora non si conosceva il nome, Klee è riuscito a portare avanti la propria attività per oltre cinque anni. Con l’approssimarsi della sua fine terrena, le sue opere hanno incarnato nuovi spessori di spiritualità .
Leave a reply